Progettazione dell’allestimento per la mostra Santa o sgualdrina
Dopo il design del libro Santa o sgualdrina – essere donna in Italia, Lupo Burtscher ha curato e realizzato anche il design della mostra omonima. Una traduzione dal libro alla mostra, ma sempre concentrata sulla stessa domanda: Cosa significa essere donna in Italia oggi?
La mostra espone frammenti tratti dai sette capitoli della pubblicazione. I contributi del libro sono stati tradotti nello spazio per raccontare i contenuti attraverso diversi formati: una carta da parati con un flusso di foto e parole riflettono sul mondo dei media in Italia, una sequenza di fotografie e piccoli testi danno uno sguardo al mondo della famiglia come un collage in un album privato, una striscia di carta infinita segna la tragedia dei femminicidi, ritratti a grande formato raccontano storie di vite vere, e le bandiere, segni di proteste e lotte, diventano un elemento ricorrente e costante.
Viene dato uno sguardo alle diverse esperienze femminili in un paese dove la madre è un’icona sacra, ma allo stesso tempo una donna viene uccisa ogni tre giorni, di solito dal suo compagno. Proprio come il libro, la mostra racconta di molte esperienze diverse e rappresenta un ampio spettro di opinioni. La mostra affronta le cause e le conseguenze dell’immagine della donna, il dominio della Chiesa cattolica, l’era femminista, l’influenza della televisione d’intrattenimento, la storia di una madre e della sua esperienza violenta durante il parto, e soprattutto, la battaglia continua che le femministe in Italia e nel mondo devono combattere fino ad oggi, per creare finalmente una possibilità.
La mostra forma uno spazio stimolante, a più voci, che vuole essere anche un luogo di conversazione e riflessione. Pensata come una mostra itinerante, tutti gli elementi dello spazio sono mobili o riproducibili e possono essere facilmente adattati ad altre condizioni spaziali.